Busan Cinema Center,Coop Himmelb(l)au

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Il progetto del Busan Cinema Center in Sud Corea è una delle ultime creazioni della cooperativa d’architetti viennese Coop Himmelb(l)au, guidata dall’architetto Wolf D. Prix. E’ il risultato di una riflessione sulla sovrapposizione di spazi aperti e chiusi, aree pubbliche e private e del loro intersecarsi.
Una piazza urbana viene costruita dal rapporto tra edifici-oggetto disposti nello spazio e due grandi tetti, elementi di connessione tra i diversi edifici e le zone aperte. Il più spettacolare è una copertura a sbalzo con una campata di 85 metri, che si sviluppa da un unico elemento di sostegno a doppio cono. Una tematica, quella del tetto inteso come elemento architettonico, già affrontata dallo studio in passato nel progetto BMW Welt di Monaco. Qui, in Corea, la costruzione di una copertura libera da sostegni si avvicina molto all’idea di un tetto “volante” inteso non come schermo orizzontale, bensì come elemento articolato anche in senso tridimensionale.
Fra interni ed esterni la superficie utile ha uno sviluppo di 58 mila metri quadrati suddivisi tra sale di proiezione, spazi per eventi, atelier creativi, ristoranti e uffici. Nella Urban Plaza dialogano un grande anfiteatro all’aperto e la Red Carpet Zone, segnata da una rampa che si sviluppa attorno alla colonna a cono a sostegno della copertura e che diventa durante il Busan International Cinema Festival passerella d’accesso e ingresso.

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Un sistema computerizzato a LED riveste l’intradosso delle due coperture crea effetti cromatici e dinamici e funziona come “cielo virtuale” che connette gli edifici-oggetto e le zone piazza dando vita ad un spazio urbano continuo e multifunzionale, adatto ad un complesso pensato come flessibile ed “ibrido”, utilizzabile sia durante il periodo del Festival che in attività che si dispiegano regolarmente durante tutto il corso dell’anno.

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Sliced Porosity Block di Steven Holl

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Lo “Slice Porosity Block” progettato da Steven Holl Architects a Chengdu è stato completato! Situato a sud dell’intersezione tra il primo anello della tangenziale e Ren Min Nan Road, il complesso di 3 milioni di metri quadrati ad uso misto si compone di cinque torri con uffici, appartamenti, negozi, un albergo, bar e ristoranti.La tagliente geometria del progetto nasce da un attento studio dell’esposizione di luce rispetto al tessuto urbano circostante.La luce passa tra gli edifici tagliati con aperture e rientranze, più tre vuoti di grandi dimensioni forniscono padiglioni d’ingresso che conducono all’interno del complesso.Il tutto è collegato con scale portano alla piazza centrale, che comprende tre terrazze con posti a sedere, alberi e grandi piscine(che possono anche funzionare come lucernari per il centro commerciale sottostante).

Spiegando l’importanza di questo spazio, Holl ha detto: “La piazza pubblica è il dono [dell’edificio] alla città.Vedere le persone che utilizzano questo spazio è una vera gioia.”

Strutture bianche in calcestruzzo sono espresse all’esterno delle torri e rivelano dei rinforzi diagonali per proteggerle durante i terremoti.Ogni edificio viene riscaldato e raffreddato geotermicamente.

In questo edificio come nel Galaxy Soho di Zaha Hadid il rapporto con l’ambiente è molto contrastante nonostante si debba riconoscere il forte impatto dell’edificio sul contesto circostante.

 

The Shard by Renzo Piano,London

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La Scheggia, disegnato da Renzo Piano, è alto 310 metri d’altezza, 87 piani di cui 72 abitabili ed è il grattacielo più alto d’Europa. Inaugurato il 5 luglio 2012 comprende al suo interno uffici, appartamenti, un albergo, ristoranti, negozi e un osservatorio aperto al pubblico tra il 68esimo e il 72esimo piano. The View from the Shard (La vista dallo Shard), nome dell’osservatorio, è a 244 metri d’altezza, il punto di osservazione più alto d’Europa e il più alto livello abitabile del grattacielo. Offre una visuale a 360 gradi su tutta Londra con visibilità fino a 64 chilometri di distanza.L’apertura è attesa per il 1° Febbraio di quest’anno.

L’edificio che sorgerà nell’area di Southwark, rappresenta un punto d’attrazione per il rilancio della città sull’altra sponda del fiume e aderisce perfettamente al progetto di rilancio della metropoli come capitale del XXI secolo. Un edificio destinato a diventare un’ “icona” non solo per l’aspetto imponente e pressoché unico , ma anche per il suo alto contenuto simbolico.

“Non è stato costruito così per capriccio o per caso – ha spiegato Renzo Pianoma la sua forma piramidale segue il decrescente peso delle funzioni (uffici, hotel, appartamenti) e ricorda le guglie a spirali delle chiese di Londra costruite dall’architetto di St. Paul, Christopher Wren, come precisi segnali urbani nella ricostruzione della città dopo il grande incendio del 1666″.

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Questo è il video preso da http://www.theviewfromtheshard.com che mostra tutte le qualità di quest’opera.

Museo d’Arte Contemporanea di Richard Meier,Barcellona

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Il museo è stato realizzato da Richard Meier negli anni novanta a Barcellona,lo scopo principale era quello di riqualificare l’area circostante alla costruzione in occasione dei giochi olimpici del ’92.Interessantissima l’idea dell’architetto di utilizzare un’area decadente allo scopo di creare un’opera utile al luogo per crescere e attraverso la piazza incentrare i giovani e gli anziani,cercando di emulare ciò che avvenne a Parigi con il Centre Pompidou.

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L’interno dell’edificio si sviluppa secondo lo stile di Meier basato sull’utilizzo della luce naturale attraverso le numerose vetrate che illuminano gli interni,assieme all’utilizzo del colore bianco tipico di quest’architetto.

Posto qui un interessantissimo documentario su quest’opera.

Sede centrale della CCTV,Pechino

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L’OMA ha annunciato ultimamente il completamento della sede centrale della China Central Television a Pechino,dopo un periodo di costruzione lungo otto anni pieno di difficoltà dovute a numerose battute d’arresto,ritardi e persino un incendio.Il progetto è stato supervisionato da Rem Koolhaas e da un ex socio dell’OMA Ole Sheeren,lo scopo era quello di “reinventare il grattacielo”.

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Il complesso di 473.000 metri quadri,che dovrebbe aprire  nel corso dell’anno,conterrà:uffici,studi,trasmissioni radiotelevisive e sale di produzione.

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Koolhaas con questo edificio manifesta l’ascesa del paese come potenza globale e vuole introdurre il mondo in un futuro digitale.Un’opera ancora tutta da scoprire insomma !